Sono in tanti a lasciarsi sedurre dalla magia della Penisola per pronunciare il fatidico ‘sì’: basti pensare che nel 2019 l’Italia era stata scelta da oltre 9.200 coppie straniere per celebrare il proprio matrimonio.

Lo raccontano i dati di Italy for Weddings, divisione di Convention Bureau Italia, che evidenziano come prima della pandemia il segmento wedding avesse generato circa 473mila arrivi e poco più di 1,5 milioni di presenze per un fatturato superiore a 540 milioni di euro, dovuto a una spesa media per evento di circa 58.600 euro, e una dimensione media di oltre 53 invitati. A dominare il mercato erano i nubendi provenienti dal Regno Unito (26,3%), mentre alle loro spalle figuravano gli statunitensi (23,5%).

La pandemia ha obbligato, però, a tirare il freno a mano. Uno stop che ha paralizzato un comparto che nel 2022 ha finalmente rivisto la luce… e i fiori d’arancio sono tornati a sbocciare con risultati persino migliori rispetto al 2019, ossia con un totale di 11.130 ‘I do’. Il periodo estivo è stato quello preferito, con il 73,7% delle celebrazioni concentrato nei mesi di giugno-luglio-agosto-settembre. È aumentata la permanenza media degli invitati ai matrimoni stranieri con 3,3 notti contro le 3,2 del 2019, un trend forse determinato da un bisogno di riappropriarsi degli spazi relazionali, di festeggiare in modo libero dopo lunghi mesi di restrizioni.

È cresciuto, infatti, anche il numero medio degli invitati (55,6 nel2022) con una flessione rilevata soltanto nella spesa media per matrimonio (53.800 euro, -8% rispetto al 2019). Sulla base della durata del soggiorno delle coppie e dei loro ospiti, nel 2022 si calcolano 619mila arrivi e oltre 2 milioni di presenze turistiche collegate al destination wedding, con 599 milioni di fatturato generato dai mercati esteri.

DESTINAZIONI TOP

“La Toscana è sempre la destinazione più richiesta dagli internazionali – commenta Laura D’Ambrosio, wedding division Manager di Convention Bureau Italia –. Seguono il Lago di Como, la Costiera Amalfitana, Venezia, Roma, la Puglia e la Sicilia”. Protagonisti rimangono ancora gli Usa che balzano al primo posto (29,2%) seguiti dal Regno Unito (25,7%), e positive sono complessivamente le prospettive di crescita per il 2023.

L’incrementale dell’economia del turismo pugliese – sottolinea Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia –. È una filiera che, insieme al Mice, coinvolge numerosi operatori economici e professionisti, procurando importanti ricadute economiche e lavoro”. La Puglia si dichiara dunque pronta ad accogliere le richieste di mercato e a presentarsi come wedding destination anche attraverso l’azione della campagna di comunicazione dedicata: è, infatti, stato lanciato su Youtube lo specifico spot ’Puglia Unexpected Italy’, promosso dall’Agenzia regionale di promozione del turismo. A optare per gli angoli più belli del Belpaese per sposarsi sono ovviamente anche i nostri connazionali che non faticano a spostarsi da casa per festeggiare il loro giorno più bello.