Le associazioni nazionali di categoria di 26 Paesi sostengono una maxi azione legale collettiva per tutelare gli interessi degli hotel europei. Gli albergatori italiani potranno chiedere un risarcimento per le commissioni versate a Booking.com negli ultimi vent’anni.
È ufficialmente partita la prima class action europea contro Booking.com, promossa da un’ampia coalizione di associazioni nazionali del settore alberghiero provenienti da 26 Paesi. L’iniziativa si fonda sulla storica sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 19 settembre 2024, che ha sancito l’illegittimità delle cosiddette clausole di parità tariffaria imposte dal portale alle strutture ricettive.
Queste clausole – note come parity rate – hanno vincolato per anni gli hotel a non offrire prezzi più vantaggiosi sui propri canali di vendita rispetto a quelli presenti su Booking.com. Un vincolo che ha di fatto limitato la concorrenza, penalizzato le vendite dirette, compresso i margini degli albergatori e rafforzato il controllo delle OTA (Online Travel Agencies) sulle politiche commerciali degli hotel.
Un danno economico su vasta scala
Secondo la ricostruzione legale alla base dell’azione, l’utilizzo sistematico delle clausole anticoncorrenziali da parte di Booking.com ha comportato un danno economico rilevante per le imprese turistiche, che si stima abbiano versato commissioni gonfiate nel periodo tra il 2004 e il 2024.
E questo nonostante in Italia la Legge n. 124 del 2017 avesse già dichiarato nulle le clausole di parity rate. Tuttavia, le pratiche contestate sono proseguite, danneggiando migliaia di strutture ricettive, grandi e piccole.
Risarcimento per gli hotel: come aderire
In base ai principi del diritto della concorrenza europeo, gli hotel che hanno utilizzato Booking.com negli ultimi 20 anni hanno il diritto di richiedere un risarcimento per le perdite subite e per recuperare parte delle commissioni versate, oltre agli interessi.
L’azione è completamente finanziata da investitori specializzati: gli hotel non sostengono costi né rischi legali. Il fondo finanziatore sarà remunerato solo in caso di esito positivo della causa.
La class action è coordinata dalla fondazione Hotel Claims Alliance e condotta da un team legale di esperti di fama europea, lo stesso che ha vinto la causa alla Corte di Giustizia UE. La gestione strategica è affidata a CaC – Cartel Damage Claims, realtà leader in Europa nel recupero dei danni da pratiche anticoncorrenziali.
La causa sarà portata davanti ai tribunali dei Paesi Bassi, per garantire un approccio centralizzato, efficiente e armonizzato su scala europea.
Scadenza per l’adesione
Tutti gli hotel che hanno utilizzato Booking.com tra il 2004 e il 2024, a prescindere dalla loro dimensione, possono aderire gratuitamente alla causa, compilando la registrazione online sul sito ufficiale:
www.mybookingclaim.com
Il termine per l’adesione è fissato al 31 luglio 2025.
Per il comparto dell’ospitalità, si tratta di un’occasione storica per affermare i propri diritti, recuperare le perdite subite e contribuire alla costruzione di un mercato più equo e trasparente.