La rete degli Enti bilaterali territoriali offrirà percorsi formativi ai titolari di protezione internazionale e favorirà l’inserimento nelle aziende del settore
Un protocollo per inclusione e lavoro nel turismo
L’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo (EBNT), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Interno e il Ministero del Turismo hanno siglato un protocollo per favorire l’inserimento socio-lavorativo di persone titolari di protezione internazionale o temporanea e di altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità. La rete degli Enti bilaterali del turismo, in sinergia con i tre Ministeri, offrirà percorsi formativi dedicati, misure di politica attiva e esperienze in azienda finalizzate all’assunzione.
«Abbiamo promosso quest’intesa» – ha dichiarato Alessandro Massimo Nucara, presidente di EBNT – «per coniugare le esigenze del mercato del lavoro con la responsabilità di facilitare e sostenere percorsi di inclusione sociale e lavorativa». Per Stefano Franzoni, vicepresidente di EBNT, «un mercato del lavoro più equo e inclusivo non solo sostiene la crescita economica, ma contribuisce a costruire comunità più coese e resilienti».
Chi sono i beneficiari
I destinatari sono individuati tra titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità con permessi che consentono l’attività lavorativa: titolari di protezione speciale, richiedenti protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati in transizione verso l’età adulta e maggiorenni entrati in Italia come MSNA. Le parti potranno valutare ulteriori condizioni di vulnerabilità per estendere in comune accordo la platea.
La selezione avviene considerando potenzialità, caratteristiche e competenze delle persone, in coerenza con gli interventi di inserimento socio-lavorativo e garantendo pari opportunità tra uomini e donne.
Il ruolo del Ministero del Lavoro
La Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Dipartimento per le Politiche Sociali, del Terzo settore e migratorie favorirà il coinvolgimento della rete degli Enti bilaterali territoriali negli interventi di inserimento socio-lavorativo per migranti vulnerabili, segnalando opportunità di partecipazione e facilitando i contatti con gli enti attuatori. Saranno inoltre sperimentati nuovi interventi nel turismo, in collaborazione con EBNT, da finanziare con fondi nazionali e comunitari.
Il Ministero promuoverà la conoscenza delle iniziative previste dal Protocollo tra associazioni ed enti che operano a favore degli immigrati iscritti al Registro di cui all’art. 42 del Testo Unico sull’Immigrazione e tra gli altri stakeholder, anche attraverso il Portale Integrazione Migranti.
Il ruolo del Ministero dell’Interno
Il Dipartimento per le Libertà Civili e per l’Immigrazione promuoverà la conoscenza delle iniziative nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) per facilitare l’individuazione dei beneficiari e il loro coinvolgimento. Attraverso il Servizio Centrale e i Consigli Territoriali per l’Immigrazione delle Prefetture saranno agevolati i contatti tra la rete degli Enti bilaterali territoriali e gli Enti locali del SAI.
Il ruolo del Ministero del Turismo
In coordinamento con la rete degli Enti bilaterali, saranno offerti percorsi formativi e misure di politica attiva del lavoro per i beneficiari, promuovendo esperienze nelle aziende del settore finalizzate all’assunzione. Gli Enti bilaterali informeranno le imprese sulle iniziative del Protocollo e le sensibilizzeranno sul valore dell’inclusione lavorativa e sulle opportunità correlate.
Gli obiettivi potranno essere perseguiti sia con progetti ad hoc, sia coinvolgendo i beneficiari nelle iniziative ordinarie dei singoli EBT, dalla formazione al sostegno all’incontro tra domanda e offerta. I percorsi formativi potranno accedere anche ai finanziamenti del Fondo interprofessionale per la formazione continua nel terziario (For.Te.).
Il ruolo degli Enti bilaterali del turismo
La rete degli EBT metterà a disposizione formazione mirata, accompagnamento al lavoro e tirocini/esperienze in impresa per favorire l’inserimento stabile. Le aziende saranno coinvolte e informate in modo sistematico, con particolare attenzione alle filiere e ai territori a maggiore fabbisogno occupazionale.
La programmazione potrà combinare iniziative progettuali dedicate e attività correnti, così da garantire continuità e scalabilità degli interventi nei diversi contesti locali.
Focus: lavoratori stranieri nel turismo
Nel 2024 i lavoratori dipendenti stranieri nelle imprese italiane del turismo sono stati in media d’anno 420.528, pari al 28,1% del totale. La presenza è in crescita: +12,4% sul 2023 e +29,5% sul 2019, con un ritmo superiore al resto del settore (+7,4% e +15,1% rispettivamente).
Il 44,8% è costituito da donne; i giovani under 40 rappresentano il 59,7%. Oltre la metà (51,2%) ha un contratto a tempo indeterminato. In valori assoluti, le regioni con più addetti stranieri sono Lombardia (84.914), Lazio (47.499), Veneto (44.658) ed Emilia-Romagna (44.578). In termini percentuali spiccano Trentino-Alto Adige (40,7%), Liguria (34,9%), Friuli-Venezia Giulia (33,4%) e Toscana (32,5%).
Quanto alle provenienze, al primo posto troviamo la Romania, seguita da Albania, Bangladesh, Cina, Marocco, Ucraina, Filippine, Moldova e Pakistan. Questi numeri confermano come il turismo italiano sia un motore di integrazione e una leva per la competitività delle imprese, a patto di investire in formazione di qualità, tutela dei diritti e percorsi di inserimento strutturati.
Fonte: Osservatorio sul mercato del lavoro nel settore turismo di EBNT (elaborazioni su dati INPS, fondo FAST e fondo ESTI).







