Abbiamo davvero superato il Covid? Vorremmo poterlo dire con serenità, ma la prudenza ci spinge a frenare sull’entusiasmo. Un fatto è certo: con l’ultimo decreto governativo che ha reso note le misure per il superamento dello stato di emergenza dovuto al periodo pandemico, l’effetto sul movimento turistico è stato immediato.

Dai primi di maggio è decaduto ormai l’ultimo baluardo dell’obbligo delle mascherine, e questo sarà un ulteriore banco di prova per verificare l’orientamento di turisti e viaggiatori. Siamo stati letteralmente travolti da eventi più grandi di noi, dalla pandemia al conflitto tra Ucraina e Russia. Le nostre aziende escono da un periodo in cui sono state letteralmente “sotto le macerie”. Ora sono pronte a ricominciare, ma i danni sono stati troppi e troppo lungamente subìti, dunque non ci si abitui al fatto che possiamo sempre farcela da soli… Il Governo deve sostenerci ancora.

Sulle nostre imprese, notoriamente energivore perché operanti in tutte le 24 ore, grava enormemente il problema dei rincari di energia e gas. Un tema già esistente in realtà, ma appesantito ulteriormente dal conflitto. In sede di audizione, il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha fatto il suo intervento presso la sesta e la decima Commissione del Senato riunite sul decreto-legge “Ucraina bis”. chiedendo di apportare un insieme di modifiche al provvedimento, in materia di esonero Imu, trattamenti di integrazione salariale, riduzione del costo dell’energia elettrica e del gas, moratorie sui mutui, cedibilità dei crediti d’imposta.

Il Governo sa bene di che cosa abbiamo bisogno… Oggi possiamo constatare felicemente che, in occasione della Pasqua, 14 milioni di italiani si sono messi in movimento per raggiungere destinazioni turistiche e che, di questi, circa il 90% ha scelto l’Italia come meta per il proprio di viaggio. Bisogna stare sempre molto attenti ai nostri concittadini.

Le tendenze del nostro mercato interno infatti vanno costantemente osservate ed agevolate, considerando come sia cambiata la fisionomia dell’italiano che sceglie di viaggiare, avendo vissuto eventi sconvolgenti come quelli accaduti negli ultimi due anni. Dopo il periodo drammatico dell’espandersi della pandemia, abbiamo tutti cambiato testa. Il modo di viaggiare oggi potrebbe essere totalmente rivoluzionato, ed il turista, italiano o straniero che sia, oggi ragiona diversamente.

Le nostre aziende devono adeguarsi alle nuove esigenze, ma devono anche essere facilitate in questo obiettivo da provvedimenti adeguati. A guidarci deve essere la consapevolezza che il nostro Paese non ha rivali e che si deve poter combattere ad armi pari con i competitor europei. Tra Francia, Spagna, Olanda ed Inghilterra, le barriere dovute all’emergenza sono state eliminate ancor prima che da noi: per prendere l’abbrivio a ridosso dei tanti disastri, tutto ci serve tranne che ripartire con l’handicap. Ritrovarci alla nostra 72a Assemblea a Parma è già un traguardo. Vogliamo dimenticare le innumerevoli volte in cui siamo stati costretti a rinunciare ai nostri appuntamenti “in presenza”, a parlarci tramite collegamenti sul web, a “galleggiare” con i nostri pensieri in un circuito che non ci è congeniale. A noi interessa toccare le cose con mano, fare, costruire. La via si sta aprendo, questo ci sembra di poter dire. Prepariamoci all’arena estiva con le nostre forze. La sorpresa potrebbe essere positiva.